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o [1+] cong. — es.: o sì o no [o SS& o nn0]; O de la propria o de l’altrui vergogna [1 dde lla pr0prLa o dde ll altr2i verg1n’n’a] (Dante) — pn. originaria 0+, regolare continuaz. del lat. aut, rimasta d’uso generale fino a tutto il ’700, in séguito fattasi chiusa per effetto della costante posiz. protonica: cfr. e, — talvolta od davanti a voc., spec. davanti a o- (rarissimo in ogni caso nell’uso parlato): od oscuro [od oSk2ro]; Qual che tu sii, od ombra od omo certo [kU#l ke ttu SS&-i, od 1mbra od 0mo ©$rto] (Dante); in ogni caso, senza stacco tra il -d eufonico e la vocale seguente (quindi od essa e Odessa con uguale sillabaz., Recanati od Ancona [od ajk1na] ben distinto da Carducci o D’Ancona [o dd ajk1na]) — sempre o (non od) davanti alla prep. ad (es. o ad arte, non od a arte, tanto meno od ad arte) — sempre o (meno bene od) davanti al gruppo iniz. od-: amore o odio [am1re o 0dLo]; così pure, o (non od) davanti a h‑ aspirata di nomi stranieri: Cartesio o Hobbes [kart$@Lo o h0b@]

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo