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affatto [aff#tto] avv. — es. per rafforzare un agg. o un verbo («del tutto»): Si può dir che sia pazzo affatto affatto [Si pUq dd&r ke SSia p#ZZo aff#tto aff#tto] (Berni); se non v’è dispiaciuta affatto [Se nnon v $ ddiSpLa©2ta aff#tto] (Manzoni); la forma estetica è affatto indipendente dall’intellettiva [la f1rma eSt$tika H aff#tto indipend$nte dall intellett&va] (Croce); e per raffigurare una negaz. («per nulla»): un concetto, pensato fuori delle sue relazioni, è indistinto, cioè nient’affatto pensato [uj kon©$tto, penS#to fU0ri delle Sue relaZZL1ni, H indiSt&nto, ©o$ nnLHnt aff#tto penS#to] (id.); non glie ne importava proprio nulla di conoscerla, nulla affatto [n1n’ l’e ne import#va pr0prLo n2lla di kon1ššerla, n2lla aff#tto] (Palazzeschi)

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo