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Guarda all’interno del DOP: l’alfabeto fonetico e altro

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Prefazione alla nuova edizione multimediale (2023)

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Il «DOP» è sempre stato, e séguita a essere, un lavoro in corso: anche dopo la sua pubblicazione nella nuova forma multimediale (2008), non è cessato lo sforzo d’approfondimento del già noto, e soprattutto d’esplorazione del patrimonio lessicale e onomastico della lingua italiana e di molte lingue estere.

La RAI è lieta di presentare ora questa seconda edizione multimediale, nuova, e certamente non ultima, tappa d’un cammino principiato alla fine del sesto decennio del secolo scorso e destinato a durare ancóra a lungo.

Col mettere a disposizione di tutti, in Italia e fuori, uno strumento sempre più perfezionato d’informazione e di riflessione critica sull’italiano, essa è consapevole di far cosa conforme alla sua funzione di servizio pubblico. L’attenzione al continuo farsi dell’organismo vivente della lingua non è qui mai disgiunta dalla considerazione delle sue ragioni storiche e strutturali, e tutto è ordinato a un intento di servizio, appunto, della cultura italiana, della sua unità — pur in una legittima varietà d’espressioni — dalle Alpi alla Sicilia, della sua estensione a ogni classe di cittadini.

In questa sua seconda edizione, il nuovo «DOP» multimediale si presenta notevolmente accresciuto: accresciuto di diverse migliaia il numero delle voci; accresciuto, più ancóra, il contenuto di moltissime voci, già presenti nell’edizione precedente ma ora arricchite di precisazioni, notizie, esempi d’ogni genere, come il lettore curioso potrà facilmente vedere da sé.

Convinta com’è delle possibilità che offre un uso sapiente delle nuove tecnologie, e dell’efficacia in ispecie, ai fini soprattutto della divulgazione della buona pronunzia, del coordinamento tra lo scritto (nei due aspetti della scrittura ordinaria e della trascrizione fonetica) e il parlato, la RAI ha inoltre dedicato un’attenzione particolare alle registrazioni, che hanno riguardato, in tempi diversi e presso le sedi di Roma, di Firenze e di Napoli, molte migliaia di voci e di frasi d’esempio, oltre ai passi d’autore dell’antologia.

Un lavoro in corso, si diceva: se molto è stato fatto, molto può, e deve, ancóra esser fatto. Il dizionario sarà continuamente aumentato, con l’inserimento di voci nuove e l’ampliamento di quelle vecchie. In dialogo col pubblico dei lettori — che in questi anni le ha sottoposto dubbi e quesiti assai vari sui problemi, talvolta sottili, dell’ortografia e dell’ortoepia — la redazione del nuovo «DOP» discuterà, in un’apposita rubrìca, parole e forme per diversi motivi interessanti, anche in rapporto all’attualità.

Anche così, la radiotelevisione pubblica, fedele alla sua vocazione e alle sue tradizioni, conferma il suo impegno per la diffusione e l’unità della lingua nazionale.

 

Marzo 2023.

La RAI - Radiotelevisione Italiana

   

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo