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ai [#i] prep. art. — poet. a i [id.]: a i sette gelidi Trïoni [a i S$tte J$lidi tri-1ni] (Tasso) — lett. o tosc. a’ [a]: si trovarono a’ posti convenuti [Si trov#rono a p1Sti konven2ti] (Manzoni); forma con elis. abbastanza freq. in usi lett., per eufonia, davanti ad altra parola monosillaba con dittongo senza elis.: A’ tuoi cultor propizio, Propizio a chi T’ignora [a tU0i kult1r prop&ZZi-o, prop&ZZLo a kk& tt in’n’0ra] (Manzoni); un ruscello poetico qual era a’ bei tempi il Mugnone [un rušš$llo po$tiko kUal $ra a bHi t$mpi il mun’n’1ne] (R. Ridolfi); nell’uso ant., pure possibile ai senza elis. davanti ad altro monosillabo con elis.: ai be’ desiri [ai b$ de@&ri] (Petrarca); ai be’ rami [ai bH r#mi] (id.) — a’ (meno bene a) nelle locuz. burocr. a’ sensi di…, a’ termini di… (della tale légge, del tale articolo di légge); così pure nell’espress. lett. a’ Pitti per «a palazzo Pitti» (di Firenze)

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo