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amatore [amat1re] s. m.; f. ‑trice — ant. amadore [amad1re], forma domin. dal ’200 al ’400 col sign. di «innamorato» (ma quasi sempre amatore di qualcuno o qualcosa, anche in quei secoli, e sempre amatrice nel femm.): Per che d’amare ogni amadore passo [per k% dd am#re on’n’ amad1re p#SSo] (Giacomo da Lentini); la domandò se ella avesse alcuno amadore [la domand0 SSe ella av%SSe alk2no amad1re] (Boccaccio); E voi, donzelle, a schiera Colli vostri amadori [e vv1i, donz$lle, a SkL$ra kolli v0Stri amad1ri] (Poliziano) — sim. il pers. m. Amatore (ant. Amadore, anche abbr. Dore [d1re]) e i cogn. Amatore, ‑ri, Amadore, ‑ri — cfr. la

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo