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amazzone [am#zzone] s. f. — sim. il top. Rio delle Amazzoni (Am.), anche assol. l’Amazzoni — solo nel sign. mit. proprio di «donna guerriera» (non nei moderni sign. fig. di «cavallerizza» e «donna virile»), anche una var. grafica amazone [id.], grecismo ancóra gradito al D’Annunzio, e presso antichi scrittori come il Boccaccio un’accentaz., nel verso, sulla sillaba -zo- — regolare, e senza contrasti in passato, la pn. sonora della -z- (tanto se scritta doppia quanto se scempia), d’accordo con l’origine del nome dal gr. ᾿Αμαζών / Amazón [amazz0n], lat. Amazon [am#zzon]; non attestata prima del ’900 inoltrato, ma oggi preval. un po’ dappertutto, una pn. sorda della -z-, favorita per un verso dal declino della cultura classica e delle conoscenze mitologiche, nonché dall’estens. di questa voce a usi fig., e per un altro verso dalla gf. con -z- doppia, da cui la spiegabile assimilaz. (data la somiglianza grafica e una relativa vicinanza semantica) alle voci della famiglia di ammazzare — come nome mit. del popolo di donne guerriere, spesso le Amazzoni con A- maiusc.: le virili Amàzzoni [le vir&li am#zzoni] (Monti); meno com. la maiusc. nel singolare: Non anche torna il figlio dell’Amàzone? [non #jke t1rna il f&l’l’o dell am#zzone?] (D’Annunzio)