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Aristide [ar&Stide o anche ariSt&de secondo i casi] pers. m. — come nome di personaggi dell’antichità classica, anche, e meglio, ariSt&de, conforme all’accento lat. e gr.: per mia difesa dissi allora che la lingua volgare pronunzia questo nome Aristìde come fa la greca [per m&a dif%Sa d&SSi all1ra ke lla l&jgUa volg#re pron2nZLa kU%Sto n1me ariSt&de kome ff# lla gr$ka], così il Tasso, rimproverato per aver pronunziato Aristìde con la penultima lunga [ariSt&de kon la pen2ltima l2jga] — qualche es. lett. del doppio accento: Milziade, Aristide e Focione [milZ&-ade, ariSt&de e ffo©i-1ne] (Machiavelli); Gittovvi Aristide il Giusto Le masse roventi del ferro [Jitt0vvi ar&Stide il J2Sto le m#SSe rov$nti del f$rro] (D’Annunzio) — ma quasi solo ar&Stide come nome portato da moderni, e così pure ar&Stide negli usi fig.: si dànno delle arie, questi astuti mercanti, da Milziadi e da Aristidi [Si d#nno delle #rLe, kU%Sti aSt2ti merk#nti, da mmilZ&adi e dda ar&Stidi] (E. Pistelli) — fr. Aristide [ariSt&d], anche cognome