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cespite [©$Spite o ©%Spite] s. m. — dal lat. caespes -itis «zolla erbosa», per vie diverse, due voci it. con -e- in principio aperta: dal nominativo, per tradiz. pop., cespo, che ha presto assunto e poi sempre mantenuto un’-e- chiusa per prob. attraz. di ceppo; e dai casi obliqui, per ricostruz. dòtta, cespite, dapprima per cinque secoli dal ’300 all’800 var. lett. o poet. dello stesso cespo, molto più tardi portato dalla campagna in città come term. econ. («fonte di reddito»), risentendo progressivam. dell’analogia di cespo nella pronunzia dell’-e-, benché non più nel significato — oggi preval. la chiusa generalm. in Tosc. (un po’ meno nei centri minori, un po’ meno nella Tosc. fior.); conservata meglio l’aperta a Roma