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calende [kal$nde] s. f. pl. — freq. nell’uso it. ant. la forma calendi [kal$ndi]: Partissi ancor lo tempo per calendi [part&SSi ajk1r lo t$mpo per kal$ndi] (Dante); io priego Iddio che vi dea il buono anno e le buone calendi [io prL$go idd&o ke vvi d$a il bU0no #nno e lle bU0ne kal$ndi] (Boccaccio); come sing. m. se preso per elem. della dataz. corrente, seguìto di regola dal nome del mese: la notte alla quale il calendi gennaio seguitava [la n0tte alla kU#le il kal$ndi Jenn#Lo SegUit#va] (id.): spesso scritto calen di in edizioni moderne di testi medievali — solo calende pl. femm. come term. stor. riferito all’antica Roma oppure in usi fig. (andare, mandare ecc. alle calende greche) — sim. il top. Sesto Calende (Lomb.) e i cogn. Calenda, Calendi

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo