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daffare [daff#re] s. m. («occupazione») — meno com. da fare [id.]: abbiam visto che da fare gli avesse dato la raccolta de’ libri e de’ manoscritti [abbLan v&Sto ke dda ff#re l’l’ av%SSe d#to la rakk0lta de l&bri e dde manoSkr&tti] (Manzoni) — sempre gf. divisa quando la locuz. non ha valore di s. m.: ha molto da fare o anche daffare, se equivale a ha un gran daffare, «è molto occupato»; ha molto da fare e non daffare, se equivale a ha da fare molto, «ha da sbrigare molte cose» — accanto a darsi da fare, freq. la gf. unita darsi daffare, sul modello di darsi un gran daffare e questo sul modello di avere un gran daffare o un bel daffare — err. in ogni caso d’affare