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mezzogiorno [mHzzoJ1rno] s. m. — in gf. divisa se sta per «il pieno del giorno» e non per un’ora precisa: A mezzo giorno, o sbaglio, o t’ho sognato [a mm$zzo J1rno, o @b#l’l’o, o tt 0 SSon’n’#to] (Giusti) — sempre in gf. unita nel sign. di «sud»: a mezzogiorno e a tramontana; e con M- maiusc. come top. (= Italia meridionale): la questione del Mezzogiorno; maiusc. o anche minusc., però, se seguìto da specificazione: la letteratura del mezzogiorno d’Italia [la letterat2ra del mHzzoJ1rno d it#lLa] (Leopardi); alla poesia cavalleresca lirica del mezzogiorno d’Europa [alla poe@&a kavaller%Ska l&rika del mHzzoJ1rno d eur0pa] (Carducci); il Mezzogiorno d’Italia [il mHzzoJ1rno d it#lLa] (Croce) — sim. il cogn. Mezzogiorno — cfr. meridione

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo