DOP

molto [m1lto] agg. e avv. — elis. (fam. o lett.) davanti ad alcune parole più com. (perlopiù, anni e altri): Io dico d’Aristotile e di Plato E di molt’altri [io d&ko d ariSt0tile e ddi pl#to e ddi molt #ltri] (Dante); un fra Simone, morto molt’anni prima [un fr# SSim1ne, m0rto molt #nni pr&ma] (Manzoni); rara l’elis. in ogni altro caso: Si leva un colle, e non surge molt’alto [Si l$va uj k0lle, e nnon S2rJe molt #lto] (Dante); Oltre molt’onda di mare, di là da molt’ombra di monti [1ltre molt 1nda di m#re, di l# dda molt 1mbra di m1nti] (Pascoli); come nelle pentole con pochi fagiuoli in molt’acqua [k1me nnelle p%ntole kom p0ki faJU0li im molt #kkUa] (Prezzolini) — cfr. dimolto