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pretto [pr%tto o pr$tto] agg. — ant. e raro puretto [pur%tto]: Forma e materia, congiunte e purette [f1rma e mmat$rLa, konJ2nte e ppur%tte] (Dante); Purché gelato sia, e sia puretto [purk% JJel#to S&a, e SS&a pur%tto] (Redi) — da puretto a pretto un passaggio bene argomentato dal Redi a proposito del vino: i nostri contadini chiamano puretto il vino che non è annacquato; da puretto nacque la voce fiorentina pretto, che ha lo stesso significato [i n0Stri kontad&ni kL#mano «pur%tto» il v&no ke nnon $ annakkU#to; da «ppur%tto» n#kkUe la v1©e fLorent&na «pr%tto», ke a llo St%SSo Sin’n’ifik#to]: quindi probabile il mantenim., in origine, dell’-e- chiusa dei dim. in -etto — forse dovuta alla vicinanza di suono e di significato a schietto una successiva apertura della vocale tonica, che potrebbe aver coinvolto insieme i due aggettivi — oggi preval. l’aperta a Fir., la chiusa nel resto di Tosc., spec. occidentale, e del Centro