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sgattaiolare v.; sgattaiolo [@gattaL0lo o @gatt#Lolo] — usato solo in sensi fig. («andarsene di soppiatto» e sim.), senza un rapporto immediato con la gattaiola [gattaL0la] da cui fu derivato nei primi dell’800 e da cui prese l’originaria pn. piana delle forme rizotoniche: Per un uscio di dietro sgattaiolo Non volendo che alcun più mi riveda [per un 2ššo di dL$tro @gattaL0lo non vol$ndo ke alk2m pLu mmi riv%da] (Pananti) — usato perlopiù, da sempre, in forme con l’acc. sulla desinenza (sgattaiolò, è sgattaiolato, ecc.); di qui, in Tosc. e fuori, una certa prevalenza della pn. sdrucciola nelle altre forme (sgattaiola, sgattaiolano, ecc.), registrata anche dalla maggioranza dei dizionari lungo il corso del ’900: accentaz. che, essendo ormai sbiadito il richiamo etimologico, sembra accennare meglio alla prontezza e sveltezza dell’atto — non sgaiattolare