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tardo [t#rdo] agg. — nell’uso poet. ant., anche avv. («tardi; piano»): La spada di qua sù non taglia in fretta Né tardo [la Sp#da di kUa SS2 nnon t#l’l’a in fr%tta ne tt#rdo] (Dante) — scambio normale nell’uso mod. tra l’avv. tardi e l’agg., secondo la posiz.: la mattina tardi (così come la mattina presto) ma nella tarda mattina — tardo- inv. come 1° elem. di composti dell’uso storiografico (a indicare periodi, o stili, meno antichi), ma fuor di composiz. sempre tardo agg. (con desinenze variabili): l’architettura tardogotica, ma la tarda architettura gotica e l’architettura gotica tarda