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tristo [tr&Sto] agg. («cattivo; meschino») — antiq. in quei sign. in cui dal tardo ’800 è stata accolta nell’uso e ha presto prevalso la var. triste, latinismo assai raro prima d’allora: Sembianz’avevan né trista né lieta [SembL#nZ av%van ne ttr&Sta ne llL$ta] (Dante); in tristo e amaro pianto mutò la inestimabile letizia [in tr&Sto e am#ro pL#nto mut0 lla ineStim#bile let&ZZLa] (Boccaccio); Pinocchio, sebbene fosse un ragazzo allegrissimo, si fece tristo anche lui [pin0kkLo, Sebb$ne f1SSe un rag#ZZo allegr&SSimo, Si f%©e tr&Sto ajke l2i] (Collodi) — elis. nella locuz. lett. o pop. trist’a… (ma anche tristo a…, trista a…, ecc., secondo quel che vien dopo) per «guai a…» e sim.: trist’a chi ci capita!