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vongola [v1jgola o v0jgola] s. f. — voce napol., con pn. aperta dell’-o- nella città d’origine (per regolare continuaz. del lat. conchula con -o- breve); entrata nella lingua comune alla fine dell’800, e accolta in essa con pn. assai varia: oscillante a Fir., più spesso aperta nella Tosc. marittima e nella Tosc. fior., più spesso chiusa nella Tosc. aret. e sen., senz’altro chiusa a Roma e nell’It. mediana — tendenza alla chiusura dell’-o- spiegabile con l’analogia di conca (lat. concha, di cui conchula è dim.); con la verosimile omofonia tra l’antica var. gongola, attestata in autori del ’500 e ’600 (per il «mollusco», senza riferim. al «cibo»), e la voce gongola [g1jgola] del v. gongolare; e più in generale con l’attraz. di voci somiglianti, quali bombola, gondola, roncola, tombola