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stante [St#nte] part. pres. di stare — s. m. nell’uso ant. in locuz. come in questo s., in quello s., in uno s., a indicare contemporaneità ovvero (al pari di istante) rapidità; e così poco stante «poco dopo»: non molto stante partorì un bel figliuol maschio [nom m1lto St#nte partor& um b$l fil’l’Uql m#SkLo] (Boccaccio) — agg. d’uso lett. per «in piedi» (e archeol. «raffigurato in piedi») — pure agg., in passato, con varie qualificaz. riferite a condizioni di vita: bene stante (oggi solo benestante e nel solo sign. di «agiato»), meglio stante (quasi solo pl., di rado in gf. unita, «i più ricchi»), male stante — agg. ancor oggi nella locuz. a sé stante o per sé stante (pl. ... stanti) — part. pres. nella locuz. avv. seduta stante, nel sign. proprio («essendo in corso la seduta»: scritto, letto e approvato seduta stante) o in un sign. fig. («lì per lì»: l’invitarono, ma seduta stante respinse l’invito) — con valore di prep., «in considerazione di»: stante il poco tempo a disposizione; stante (o stanti) queste premesse