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alchimia [alk&mLa o alkim&a] s. f. — alkim&a più comune oggi; alk&mLa, invece, domin. nella tradizione poet.: Sì vedrai ch’io son l’ombra di Capocchio Che falsai li metalli con l’alchimia [Si vvedr#i k io Son l 1mbra di kap0kkLo, ke ffalS#i li met#lli kon l alk&mLa] (Dante); Vedde già farsi per virtù d’alchimia [v%dde Ja ff#rSi per virt2 dd alk&mLa] (Panciatichi); E ancor d’alchimia e di negromanzìa [e ajk1r d alk&mLa e ddi negromanZ&a] (Casti); Se fai d’alchimia intonaco alla pelle [Se ff#i d alk&mLa int0nako alla p$lle] (Giusti); e con acc. scr.: tale dei nostri Antichi chiamò alchìmia il liscio delle donne [t#le dei n0Stri ant&ki kLam0 alk&mLa il l&ššo delle d0nne] (D’Annunzio) — freq. dalle origini al ’500 la forma archimia [ark&mLa] con rotacismo popolare — cfr. alchemico

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo