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grande [gr#nde] agg. — frequenti l’elis. (grand’) e il tronc. (gran), nel sing. e nel pl., anche davanti a gruppi di consonanti e alle cons. š‑, Z, z — tronc. costante in locuz. come: gran bella voce, gran bei libri; gran brav’uomo, gran bugiardi; di gran seccature, di gran quattrini; il gran maestro della Massoneria, i gran premi d’Italia; gran Dio!; cavaliere di gran croce; una gran dama; fare gran vita; non è gran tempo, non c’era gran roba, non ne so gran che (cfr. granché), non mi pare gran cosa; di gran carriera, a gran voce, un gran bene, una gran voglia; e in toponimi come: Gran Guardia (palazzo a Verona), Gran Zebrù, Gran San Bernardo, Gran Bretagna, Gran Lago Salato (non però in la Grande Mela, Nuova York) — elis. costante in grand’uomo (diverso da grande uomo e da uomo grande), talvolta anche con uomo seguìto da un complem., spec. se formi con questo una locuz. fissa: non gran capitano di guerra, ma grande uomo di battaglia [n1j graj kapit#no di gU$rra, ma ggr#nde U0mo di batt#l’l’a] (Balbo); troppo più gran negoziatore, grand’uomo di Stato [tr0ppo pL2 ggran negoZZLat1re, grand U0mo di St#to] (id.) — elis. quasi costante in grand’ufficiale e grand’ammiraglio — altri es. d’elis. e di tronc. (non obbligatori, ma possibili spec. quando l’agg. non conservi il suo pieno sign., avendo solo un generico valore rafforzativo): Sotto ciascuna uscivan due grand’ali [S1tto ©aSk2na ušš&van due grand #li] (Dante); quelle due grand’anime [kU%lle d2e grand #nime] (Galileo); cagione dunque primiera di far sì grand’atto [kaJ1ne d2jkUe primL$ra di f#r Si ggrand #tto] (Alfieri); un’idea indeterminata di gran mali e di grand’errori [un id$a indetermin#ta di gram m#li e ddi gr#nd err1ri] (Manzoni); discorrere con grand’enfasi [diSk1rrere koj grand $nfa@i] (id.); in due mesi, può nascer di gran cose [in due m%Si, pUq nn#ššer di graj k0Se] (id.); fare una gran stia [f#re una gran St&a] (id.); passava di grand’ore nel suo studio [paSS#va di grand 1re nel Suo St2dLo] (id.) — proprie di dialetti settentr. le forme grando [gr#ndo], -da; più noti il nome pop. milan. di Ca’ Granda dato all’ospedale maggiore di Milano e il nome più o meno scherz. di Provincia Granda dato alla provincia di Cuneo — err. il tronc. gran davanti a voc.: grande aroma (non gran aroma), grande antipasto (non gran antipasto), grande oratore (non gran oratore) — sim. i cogn. Grande, ‑di, Dal Grande, Di Grande, Lo Grande — cfr. De Grandi; Del Grande; Di Grandi; stragrande

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo