Indice

Sfoglia il dizionario dall’A alla Z

desio [de@&o] o disio [di@&o] s. m. — preval. di- negli scrittori dei primi secoli, con qualche eccez.: Quali colombe dal disio chiamate [kU#li kol1mbe dal di@&o kLam#te] (Dante); Con quel fero desio ch’al cor s’accese [koj kUel f$ro de@&o k al k0r S a©©%Se] (Petrarca) — sopravvissuto dopo il ’500 per lo più con la forma de- nell’uso lett.: un van desio Del passato [un v#n de@&o del paSS#to] (Leopardi); così pure nell’uso fam. tosc. col sign., anch’esso antico, di «godimento» — es. con acc. scr.: S’estingue ogni desìo vano e feroce [S eSt&jgUe on’n’i de@&o v#no e ffere] (D’Annunzio); Il superbo disìo della possanza [il Sup$rbo di@&o della poSS#nZa] (id.)

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo