Indice

Sfoglia il dizionario dall’A alla Z

mille [m&lle] num. — elis.: avrebbe Orlando fatto Di sé vendetta e di mill’altri a un tratto [avr$bbe orl#ndo f#tto di S% vvend%tta e ddi mill #ltri a un tr#tto] (Ariosto); Mill’altre coselline [mill #ltre koSell&ne] (Lasca) — elis. d’uso com. solo in mill’anni, perlopiù nella locuz. parer mill’anni [par%r mill #nni] «non veder l’ora»: Ogni giorno mi par più di mill’anni [1n’n’i J1rno mi p#r pLu ddi mill #nni] (Petrarca); mi par mill’anni d’esser fuori di questo travaglio [mi p#r mill #nni d $SSer fU0ri di kU%Sto trav#l’l’o] (Lasca); gli pareva mill’anni d’esser fuori e lontano da quell’osteria, da quel paese [l’i par%va mill #nni d $SSer fU0ri e llont#no da kkU%ll oSter&a, da kkU%l pa%@e] (Manzoni); Dove il fiore è un pensiero di mill’anni [d1ve il fL1re H um penSL$ro di mill #nni] (D’Annunzio) — in composiz., di regola unito: milledugento uomini d’arme [milleduJ$nto U0mini d #rme] (Machiavelli); di rado staccato: mille dugento, mille cinquecento [m&lle duJ$nto, m&lle ©ijkUe©$nto] (Manzoni) — sempre in composiz., davanti ad altro num. che cominci per cons., spesso completato nella pronunzia (di rado nella scrittura) da un raddoppiam. dovuto all’interposiz. di un’e cong. (mille e…, mill’e…): milledue [milled2e o milledd2e], millenovecento [millenqve©$nto o millennqve©$nto] — con M‑ maiusc., i M., gli uomini di Garibaldi (1860), e il top. Quarto dei M. (Lig.) — maiusc. o minusc. il M. (o il m.), l’anno 1000, oppure il secolo XI — sim. il cogn. M.

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo