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perorare v.; peroro [per0ro o p$roro] — regolare, dal lat. peroro [per0ro] con -o- lungo, anche in it. l’accentaz. piana per0ro, di cui si hanno varie attestazioni nel ’600 e ’700; più comune oggi l’accentaz. sdrucciola, di per sé arbitraria ma dovuta forse anche allo scarso uso delle forme rizotoniche del verbo (e alla tendenza a preferire la pn. sdrucciola spec. in parole letterarie, come questa, o comunque dòtte) — notare l’evoluz. diversa di due verbi d’una stessa famiglia etimologica (da composti latini di orare, con o- lungo): da ad0ro a ad1ro (ch’è la pn. oggi normale), e d’altra parte da per0ro, spesso, a p$roro

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo