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quanto [kU#nto] agg., pron., avv. — elis.: quant’è vero Dio [kU#nt H vv%ro dd&o]; quant’altri mai [kUant #ltri m#i]; quant’altro [kUant #ltro]; quanto era o quant’era; quanto aveva (fam. quant’aveva); e in contesti più variati: Di tante cose quant’i’ho vedute [di t#nte k0Se kU#nt i 0 vved2te] (Dante); in quant’a lui, si sarebbe volentieri contentato che il discorso finisse lì [ij kUant a ll2i, Si Sar$bbe volentL$ri kontent#to ke il diSk1rSo fin&SSe l&] (Manzoni); ne vennero poi col tempo non so quant’altri [ne v%nnero p0i kol t$mpo non S0 kkUant #ltri] (id.); tradotto in versi brutti per lo meno quant’i suoi [trad1tto in v$rSi br2tti per lo m%no kUant i SU0i] (Novati); quant’acqua aveva versato quella fontanella? [kUant #kkUa av%va verS#to kU%lla fontan$lla?] (Pirandello); per quant’io fossi ragazzo [per kU#nt io f1SSi rag#ZZo] (Cicognani) — cfr. quantum

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo