Indice

Sfoglia il dizionario dall’A alla Z

sopra [S1pra+ o S1pra] (lett. sovra) prep. — elis. (rara): Ch’un’anima sovr’altra in noi s’accenda [k un #nima Sovr #ltra in n1i S a©©$nda] (Dante); una malinconia sopr’altra aggiugnendosi [una malijkon&a Sopr #ltra aJJun’n’$ndoSi] (Boccaccio); Sopr’ogni acquitrino [Sopr 1n’n’i akkUitr&no] (Pascoli); il comico stesso rare volte toccò il fondo dell’umanità, e sopr’esso prevalse lo scherzoso o giocoso [il k0miko St%SSo r#re v0lte tokk0 il f1ndo dell umanit#, e SSopr %SSo prev#lSe lo SkerZ1So o JJok1So] (Croce); Abbadia sopr’Adda, oggi Abbadia Lariana, top. (Lomb.); San Martino sopr’Arno, top. (Tosc.); cfr. Soprarno — differenze nel radd. sint. dopo sopra, secondo gli usi delle diverse città (più spesso sì a Fir., più spesso no a Roma e anche a Siena, Pisa, Lucca) e spec. secondo i contesti (più spesso sì in far debiti sopra debiti [far d%biti S1pra dd%biti], sopra tutti gli altri [S1pra tt2tti l’l’ #ltri], sopra pensiero [S1pra ppenSL$ro], più spesso no in sopra di me [S1pra di m%], sopra quell’altro [S1pra kUell #ltro]) — un raro es. lett. di composiz. con l’enclitica -vi (sopravi [S1pravi] «lì sopra», analogo a entrovi e sim.): Strapparono al prete la lingua Con sópravi l’ostia vivente [Strapp#rono al pr$te la l&jgUa kon S1pravi l 0StLa viv$nte] (D’Annunzio) — come avv., oggi solo sopra (antiq. sovra), e sempre senza raddoppiamento sintattico — anche 2° elem. di toponimi, per indicare di due paesi omonimi quello posto più in alto: Bonate S., Cenate S., Osio S., Vagli S. — cfr. di sopra; sotto

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo