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storpio [St0rpLo o St1rpLo] (pop. stroppio [Str0ppLo o Str1ppLo]) agg. e s. m.; pl. m. ‑pi — con -o- aperto la pn. domin. oggi in Tosc. (e più a Fir.), così per storpio e le forme rizotoniche di storpiare, come (e più) per stroppio e le stesse forme di stroppiare; invece con -o- chiuso la pn. domin. a Roma e nell’It. mediana — da notare intorno al 1600, teste C. Cittadini, la contrapposiz. tra il sen. stroppio con -o- aperto (confermato da altri, e prima e dopo) e il fior. storpio con -o- chiuso — etimologia molto discussa: a favore d’un’originaria chiusa, tra l’altro, la supposta derivaz. dal lat. turpis con -u- breve (in tal caso, successiva apertura dovuta all’attraz. di storto e di troppo: non a caso, il troppo stroppia [il tr0ppo Str0ppLa]); altri etimi, quali meno definibili e quali favorevoli a un’originaria vocale aperta (restando da spiegare l’eventuale chiusura successiva)

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo