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tenere [ten%re] v.; tengo [t$jgo], tieni [tL$ni], tiene [tL$ne], teniamo [tenL#mo], tenete [ten%te], tengono [t$jgono] — fut. terrò [terr0+]; pass. rem. tenni [t%nni]; pres. cong. tenga [t$jga], teniamo [tenL#mo], teniate [tenL#te], tengano [t$jgano]; imper. tieni [tL$ni], tenete [ten%te] — per tengo, ‑gono, tenga, ‑gano, nell’uso ant. tegno [t$n’n’o], ‑gnono, tegna [t$n’n’a], ‑gnano — per tieni imper., pure nell’uso ant., te’ [t$], rimasta con valore d’esclamazione — imper. con enclitiche: tiemmi [tL$mmi] (raro tienmi [id.]), tienlo [tL$nlo] (oggi anche tienimi, tienilo), tientici [tL$nti©i], tiemmelo [tL$mmelo], ecc. — pres. ind. con enclitiche (ant.): tienmi [tL$mmi] per «mi tiene», ecc.: Tienmi pure in dolor tanti [tL$mmi p2re in dolor t#nti] (Poliziano)

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo