Indice

Guarda all’interno del DOP: l’alfabeto fonetico e altro

« voce precedente

Struttura del dizionario

voce successiva »

Sempre allo scopo di consentire una più pronta individuazione di voci comuni e di nomi propri che non siano da presumere familiari alla maggioranza dei lettori, sono succintamente indicate, di regola in parentesi, l’appartenenza a questa o quella disciplina dei vocaboli tecnici non lar­gamente noti (brisura termine araldico, foraminifero zoologico, piorrea di medicina), la relazione di numerosi nomi propri con un mondo cronologica­mente o idealmente lontano (Commagene toponimo storico, Danaide patroni­mico mitologico, Esaù nome di persona biblico), la localizzazione dei nomi di luogo italiani in una data regione e di quelli esteri in uno stato o in un conti­nente (Pian del Voglio in Emilia, Martigny in Svizzera, Papeete in Oceania). Non sono date però indicazioni d’appartenenza di una voce di lessico a una certa nomenclatura, o di un nome di luogo a un certo spazio geografico, in quei casi in cui si dovrebbero dare indicazioni multiple o in cui qualsiasi aggiunta potrebbe risultare superflua. Così, se apocope è detto termine di linguistica, non è detto nulla di sincope, termine, oltreché di linguistica, anche di musica e di medicina; se Grignasco è presentato come toponimo piemontese, è taciuta invece l’ubicazione di Grignano, che sarebbe da cercare in non meno di cinque diverse regioni; se un toponimo come Cenova è riferito alla Liguria, è lasciato senza riferimenti il nome della città di Genova, di per sé più noto di quello della regione stessa.

Fatte queste premesse, rimane chiarito il posto di preminenza assoluta che hanno in questo «Dizionario» le informazioni e i consigli in materia ortografica e ortofonica. A questa preminenza corrisponde anche un parti­colare rilievo tipografico: in tutto il «Dizionario» l’uso del carattere neretto è riservato alla registrazione dell’ortografia, mentre il corsivo, in contrasto qualche volta con l’uso tipografico più comune che lo vorrebbe adibito anche ad altri uffici, è riservato alla registrazione della pronunzia per mezzo di trascrizioni fonetiche. Col fatto stesso di riportare al loro posto alfabetico l’aggettivo collettaneo o il cognome spagnolo Bahamonde, scritti in ne­retto, e di far loro seguire senza commenti, in carattere corsivo e tra paren­tesi quadre, una trascrizione fonetica che dice rispettivamente kollett#neo e ba-am0nde, il «Dizionario» intende attestare che queste sono le esatte pronunzie corrispondenti a quelle grafie, e che quelle sono le esatte grafie corrispondenti a queste pronunzie.

La corrispondenza ora detta è tra due termini che non si possono certo mettere su uno stesso piano.

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo