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Giovanni Boccaccio: Il re di Cipri

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NoteGottifré [gottifr%+] (anche Gottifredi [gottifr%di]), una delle varianti antiche del nome d’uomo Goffredo [goffr%do] — oltreggiata [oltreJJ#ta], variante rara di oltraggiata, con pochi altri esempi nel Trecento — sofferi [S0fferi]: sempre così nel «Decamerone», non soffrisofferisci, questa e similmente le altre forme del presente indicativo e con­giuntivo di sofferire (non soffrire) — sallo [S#llo], equivalente a lo sa, con lo posposto com’era d’obbligo nell’uso antico in principio di frase — Idio [idd&o], nome sentito come composto e, al pari d’altri composti, soggetto nell’uso antico a variazioni di grafia, anche presso uno stesso autore come il Boccaccio: ora Iddio in conformità alla pronunzia, ora Idio per giustapposizione dei due componenti — poi [p0i], per poi che, frequente nei tre maggiori trecentisti e in genere negli scrittori dei primi secoli — se’ [S$], ritenuto un tempo troncamento di sei voce del verbo essere, oggi riconosciuto come la forma originaria, allungata in séguito in sei (forse per analogia con a’ e ai, ne’ e nei, ecc.) nell’uso di pochi fin dal tardo ’300 e nell’uso generale dal ’500: solo da allora, quindi, inteso come troncamento di sei (normale in pròclisi, eccezionale in fin di frase).

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo