Lèggi e ascolta l’antologia scritta e parlata
Credenze di Lucania
I monachicchi sono esseri piccolissimi, allegri, aerei: corrono
i monak&kki S1no $SSeri pikkol&SSimi, all%gri, a$rei: k1rrono
veloci qua e là, e il loro maggior piacere è di fare ai cristiani
vel1©i kUa e ll#, e il l1ro maJJ1r pLa©%re $ ddi f#re ai kriStL#ni
ogni sorta di dispetti. Fanno il solletico sotto i piedi agli uomini
1n’n’i S0rta di diSp$tti. f#nno il Soll%tiko S1tto i pL$di al’l’ U0mini
addormentati, tirano via le lenzuola dei letti, buttano sabbia negli
addorment#ti, t&rano v&a le lenZU0la dei l$tti, b2ttano S#bbLa nel’l’
occhi, rovesciano bicchieri pieni di vino, si nascondono nelle
0kki, rov$ššano bikkL$ri pL$ni di v&no, Si naSk1ndono nelle
correnti d’aria e fanno volare le carte, e cadere i panni stesi
korr$nti d #rLa e ff#nno vol#re le k#rte, e kkad%re i p#nni St%Si
in modo che si insudicino, tolgono la sedia di sotto alle donne
im m0do ke SSi inS2di©ino, t0lgono la S$dLa di S1tto alle d0nne
sedute, nascondono gli oggetti nei luoghi più impensati, fanno
Sed2te, naSk1ndono l’l’ oJJ$tti nei lU0gi pLu impenS#ti, f#nno
cagliare il latte, dànno pizzicotti, tirano i capelli, pungono e
kal’l’#re il l#tte, d#nno piZZik0tti, t&rano i kap%lli, p2jgono e
fischiano come zanzare. Ma sono innocenti: i loro malanni
ff&SkLano k1me zzanz#re. ma SS1no inno©$nti: i l1ro mal#nni
non sono mai seri, hanno sempre l’aspetto di un gioco, e,
non S1no m#i S$ri, #nno S$mpre l aSp$tto di un J0ko, e,
per quanto fastidiosi, non ne nasce mai nulla di grave.
per kU#nto faStidL1Si, non ne n#šše m#i n2lla di gr#ve.
Carlo Levi
Nota — monachicchi [monak&kki], plurale di monachicchio, voce lucana e calabrese, «spirito folletto».