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Guarda più in là del DOP: guida alle voci che non trovi

in -ozzo [-0ZZo], -ozza [-0ZZa], suffisso di sostantivi (es. barilozzo [baril0ZZo], predicozzo [predik0ZZo]; carrozza [karr0ZZa], gallozza [gall0ZZa]);

in -uzzo [-2ZZo], -uzza [-2ZZa], suffisso di sostantivi (es. labbruzzo [labbr2ZZo], peluzzo [pel2ZZo]; pagliuzza [pal’l’2ZZa], pietruzza [pLetr2ZZa]);

in molte parole isolate (es. dinanzi [din#nZi], Firenze [fir$nZe], forza [f0rZa], innanzi [inn#nZi], pezzo [p$ZZo], piazza [pL#ZZa], ragazzo [rag#ZZo], sostanza [SoSt#nZa], spezzare [SpeZZ#re], stanza [St#nZa], terzo [t$rZo]).

La lettera z ha il suono sonoro [z] nei casi che seguono:

iniziale di parola, quand’è seguita da due vocali (es. zaino [+z#ino], zuavo [+zu-#vo]), con poche eccezioni (es. zio [+Z&o]);

iniziale di parola, quando la seconda sillaba comincia per z (es. zanzara [+zanz#ra], ziz­zania [+zizz#nLa]), con poche eccezioni (es. zazzera [+Z#ZZera]);

iniziale di parola, quando la seconda sillaba comincia per consonante sonora, cioè per b, d, g, l, m, n, r, v (es. Zara [+z#ra], zebra [+z$bra], zibibbo [+zib&bbo], Zodiaco [+zod&ako]), con alcune eccezioni (es. zanna [+Z#nna]);

quand’è scritta scempia in mezzo a due vocali semplici (es. azalea [azzal$a], bizantino [bizzant&no]), con alcune eccezioni (es. nazismo [naZZ&@mo]), alle quali si aggiungono i plurali in -zi di nomi in -zio (es. negozi [neg0ZZi] come il sing. negozio, e per analogia Carpazi [karp#ZZi] senza singolare), come pure le seconde persone in -zi dei verbi in -ziare (es. ringrazi [rijgr#ZZi] al pari di ringrazio e ringrazia);

in -izzare [-izz#re], suffisso di verbi (es. armonizzare [armonizz#re], organizzare [organizz#re]);

in alquante parole isolate (es. azzurro [azz2rro], mezzo [m$zzo] «metà, medio», ro­manzo [rom#nzo]).

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo