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Addio, monti...
Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime
add&o, m1nti SorJ$nti dall #kkUe, ed elev#ti al ©$lo; ©&me
inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua
inugU#li, n0te a kki H kkrešš2to tra vv1i, e impr$SSe nella Sua
mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari;
m%nte, nom m%no ke llo S&a l aSp$tto de SU0i pLu ffamilL#ri;
torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci
torr$nti, de kU#li diSt&jgUe lo Skr0ššo, k1me il SU0no delle v1©i
domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi
dom$Stike; v&lle Sp#rSe e bbLajkeJJ#nti Sul pend&o, k1me bbr#jki
di pecore pascenti; addio!
di p$kore pašš$nti; add&o!
Alessandro Manzoni