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Vis [serbocr. v&iS] top. (= Lissa, Dalm.) |
In lingua serbocroata esiste un toponimo che si scrive Vis (propriamente, Vis nell’alfabeto latino dei croati, Вис nell’alfabeto cirillico dei serbi) e si pronunzia v&iS, con un unico i di suono prolungato (diversamente, in questo particolare, da quella che è la lettura scolastica del latino vis [viS] «forza» e «vuoi»); il luogo così nominato, un’isola dell’Adriatico posta al largo della costa dalmata (e dolorosamente nota in Italia per le memorie della battaglia navale del 1866), è più conosciuto in Italia, anzi in genere fuori della Croazia, col nome italiano di Lissa [l&SSa] (che tra i lemmi del «Dizionario» è volutamente omesso in quanto bisillabo scritto con lettere di valore univoco, secondo una regola già ricordata, così come sono stati omessi volutamente, per esempio, rissa e Visso, lacca e Lucca, lisca e Litta); di questo toponimo Lissa si ricorda qui, non potendosi far rinvio a un lemma che non si troverebbe, quell’ubicazione in Dalmazia che vale al tempo stesso come giustificazione specifica della preferenza accordata dall’uso non solo italiano ma internazionale al nome in forma italiana (nonostante l’appartenenza politica alla Croazia e l’uso della lingua croata da parte degli attuali abitanti). |