DOP

La lettera n rappresenta il suono della consonante nasale alveolare [n], sonora ma priva d’una correlativa sorda, che, quando è in mezzo a due vocali, può avere pronunzia doppia [nn] o scempia; nelle altre posi­zioni la distinzione non è possibile. La consonante nasale scritta n non è però sempre alveolare, perché, se è seguìta da un’altra consonante, le si assimila in parte, prendendone il punto d’articolazione: è quindi bilabiale davanti a b, m, p (caso che si può dare in pratica solo negl’incontri di due parole, perché all’interno, anche di parola composta, la nasale è scritta di regola m); e così pure, nell’interno di parola come nella frase, conser­vando sempre la grafia n, è labiodentale davanti a f e v, dentale in senso stretto davanti a d e t, palatoalveolare davanti a c(i), g(i), sc(i), palatale in senso stretto davanti a gl(i) e gn, velare davanti a c(h), g(h), q, mentre rimane alveolare davanti a l, r, s, z. Nelle trascrizioni fonetiche di questo «Dizionario» sono indicate con segni propri le varietà bilabiale [m], pala­tale [n’], velare [j]; per le varietà labiodentale, dentale, alveolare e palato­alveolare è invece usato indistintamente il segno consueto [n].