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Guarda più in là del DOP: guida alle voci che non trovi

   

La lettera o rappresenta due suoni diversi, detti o aperto o largo e o chiuso o stretto.

L’o chiuso, vocale posteriore intermedia tra l’a e l’u ma più vicina all’u, può essere tonico [1] oppure atono [o]. L’o aperto, vocale anch’essa intermedia tra l’a e l’u, ma più vicina all’a, di regola è solo tonico [0]; diventando atono, al modo stesso dell’e aperta, diventa insieme chiuso; può conservare anche in tal caso la pronunzia aperta [q] a condizione di portare almeno un accento secondario.

Quando la lettera o suoni aperta e quando chiusa, in posizione tonica, è spiegato meglio nella tabella particolare.

La lettera può portare un accento, obbligatorio per le vocali toniche finali nei polisillabi e in determinati monosillabi, raro e facoltativo negli altri casi. L’accento scritto è grave sull’o aperto (ò), acuto sull’o chiuso (ó); ma in pratica l’accento acuto sull’o ricorre assai di rado, perché in tutti i casi d’accento scritto obbligatorio l’o è aperto.

o

o

novità [novit#+], pioveva [pLov%va], covare [kov#re], mollare [moll#re], bombarda [bomb#rda], poetessa [poet%SSa], suo [S2o], calo [k#lo], cooperare [ko-oper#re], alcool [#lko-ol]

 

q

nuovamente [nUqvam%nte], acciocché [a©©qkk%+]

 

0

nuova [nU0va], piove [pL0ve], molla [m0lla], eroe [er0e]

 

1

cova [k1va], bomba [b1mba], noi [n1i]

ò

0

calò [kal0+], nòcciolo [n0©©olo] (con accento scritto facoltativo per di­stinguere da nocciòlo [no©©0lo])

ó

1

cómpito [k1mpito] (con accento scritto facoltativo per distinguere da compìto [komp&to])

   

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo