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Guarda più in là del DOP: guida alle voci che non trovi

qu

suona kU davanti alle vocali a e o; suona invece k davanti alle vocali e e i;

r

suona r, ma in principio di parola ha la pronunzia più forte e lunga che altrove è rappresentata da rr;

rr

suona rr; è l’unica consonante doppia che sia tale anche nella pronunzia;

s

suona S (ossia s sorda it.) dopo consonante e in principio di parola davanti a vo­cale; @ (ossia s sonora it.) tra due vocali all’interno di parola; š (ossia sc(i) dolce it.) in fine di parola oppure davanti a consonanti sorde; X davanti a consonanti sonore;

ss

suona S (sorda ma scempia);

u

suona u; atono davanti ad altra vocale, suona di regola U (semiconsonante); è muto nei gruppi gue, gui, que, qui;

ü

suona U; si trova solo nei gruppi güe, güi;

x

suona generalmente š; suona invece @ nel prefisso ex- seguito da vocale;

z

suona @ in principio o in mezzo di parola, š in fine di parola.

Osservazioni generali:

L’accento tonico può cadere sull’ultima, sulla penultima e sulla terzultima sillaba. Le parole tronche e le sdrucciole portano generalmente un accento grafico, le tronche solo se uscenti in vocale.

Il segno del tilde sopra una vocale ne indica la pronunzia nasale, esattamente come nelle trascrizioni fonetiche di questo «Dizionario»: es. ã [3].

La pronunzia delle consonanti finali di parola è soggetta a varie modificazioni per effetto del legamento delle parole nell’interno della frase.

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo