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Guarda più in là del DOP: guida alle voci che non trovi

Avvertenze per la lettura:

a

tonica, suona per lo più $i in fine di sillaba, ä all’interno di sillaba, #a se seguita da r muta, $ë se seguita da r pronunziata; atona, suona in generale ë, soprattutto in fine di parola;

ai

suona per lo più $i, ma $ë se seguito da r;

au

suona per lo più 0;

aw

equivale ad au;

ay

equivale ad ai;

c

suona S (ossia s sorda it.) davanti a e, i, y; suona š (ossia sc(i) dolce it.) davanti a ia, ie, io; suona k (ossia c(h) duro it.) nelle altre posizioni;

ch

suona per lo più © (ossia c(i) dolce it.);

ck

suona k;

dg

suona J (ossia g(i) dolce it.);

e

tonica, suona per lo più &i (che è il suono, prolungato, dell’i it.) in fine di sillaba, $ all’interno di sillaba (ma non così aperta come l’e aperta it.); atona, suona ë o più spesso i, ma è muta in fine di parola;

ea

suona per lo più &i;

ee

suona per lo più &i;

ei

suona per lo più $i; ma talvolta #i, $, i, &i;

eu

suona per lo più L2;

ew

equivale a eu;

ey

equivale a ei;

g

suona g (ossia g(h) duro it.) davanti a e, i, y in parole d’origine anglosassone e davanti alle altre vocali o a consonanti in qualsiasi caso; J (ossia g(i) dolce it.) davanti a e, i, y in parole d’origine latina o neolatina; può poi far parte dei di­grammi dg, gh, gu, ng;

gh

suona g in principio di sillaba; in fine di parola talvolta è muto, talvolta suona f;

gn

suona di solito gn (ossia g(h) duro it. + n);

gu

seguito da vocale, suona per lo più g;

h

suona h (aspirata) all’inizio di una sillaba; è muta in alcuni casi; può poi far parte dei digrammi ch, gh, ph, sh, th, wh;

i

suona di solito #i in fine di sillaba tonica; all’interno di sillaba suona come i molto aperto (tendente verso %); in certi casi è muto se preceduto da c, s, t e seguito da vocale;

j

suona J;

k

suona k in generale, ma è muto nel gruppo kn;

l

suona l davanti a vocale, altrimenti N;

ng

suona di solito j, davanti a vocale talvolta jg;

o

tonico, suona per lo più ë^u in fine di sillaba, 0 all’interno di sillaba, 0o se seguito da r; atono, suona in generale ë, talvolta ëu o o;

oa

suona per lo più ë^u;

oo

suona per lo più 2u, qualche volta u;

ou

suona per lo più #u se tonico, ë se atono;

ow

suona ora ë^u, ora #u;

ph

suona f;

r

suona r poco vibrata quand’è seguita da vocale; in fine di sillaba è muta, ma può allungare la vocale precedente (se tonica, di regola; se atona, in qualche caso);

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo